martedì 15 luglio 2014

LA PARABOLA DISCENDENTE DELL'ITALICO POPOLO BUE

Spremuti, infettati, raggirati. Ed ancora: schedati, espropriati e ridotti al rango di vere e proprie cavie da laboratorio. Se dovessimo fare un elenco di quello che oggi rappresentano gli itagliani per i poteri forti, correremmo il serio rischio di dover scrivere articoli lunghissimi e noiosi. Basta invece fare poche, ma semplici constatazioni per capire in maniera rapida qual è lo stato delle cose.

Assuefatti da media vigliacchi e servi del potere precostituito, la maggioranza di questo popolo si contraddistingue per il suo comportamento pecorino. Nel senso più pieno della parola, sia perché è incapace da sempre di reagire alle reiterate e quotidiane angherie dei suoi governanti, sia perché lo prende in qualunque caso là dove non batte il sole. Senza abbozzare la benché minima reazione!!!

E visto che stiamo parlando di gente totalmente ignorante ed inconsapevole, basta far bere loro la storiella dell’integrazione a tutti i costi e della necessità dell’Europa per ottenere l’effetto sperato: un branco di idioti che nel segreto dell’urna, continua ad elargire il consenso al proprio carnefice.

Non sappiamo se i 20 milioni e passa di coglioni che hanno votato il PD ed i partiti che sostengono questo sgangherato, abusivo ed improbabile governo, siano o meno complici consapevoli di quello che sta capitando all’intera popolazione, ed al pericolo gravissimo cui ci stanno esponendo.

Fatto sta che in medicina, questa si chiama Sindrome di Stoccolma, e consiste nel comportamento attraverso cui il prigioniero si identifica con il proprio carceriere. Nel caso di specie, il popolo bue itagliano si beve le frottole quotidianamente raccontategli dalla banda Renzi & C., come quella ad esempio dei famigerati 80 Euro in più in busta paga.

Solo un’accozzaglia di idioti poteva bersi la fregnaccia della gentile concessione di una misera somma in più (ovviamente tassata all’ennesima potenza, secondo l’incivile tradizione di questo paese), ignorando ciò che gli stava capitando sotto il proprio becco: aumento del prezzo della benzina, nuove tasse sulla casa, introduzione di bolli anche quando si vuole dedicare una giornata di lavoro allo svolgimento di attività di volontariato, ed infine – giusto per non farci mancare niente – una bella patrimoniale sui conti correnti che da settembre in poi quasi sicuramente riguarderà chiunque! Peccato che, come al solito, non si sia riusciti a guardare oltre il proprio orticello, barattando un opportunistico interesse personale, sull’altare del sacrificio di tutti.

Ma questo, tutto sommato, era abbastanza prevedibile, visto e considerato che da queste parti il sentimento di comunità ed il senso di appartenenza sono da sempre merce rara, attraverso cui le varie classe politiche, che si sono alternate in oltre 150 anni di ruberie consumate con il concorso delle associazioni criminali presenti sul territorio, hanno potuto sguazzare liberamente e del tutto indisturbate.

Insomma in un paese civile, al netto già della totale insipienza ed incapacità di una classe politica che non darà mai risposte ai cittadini, ci sarebbero già – e da tempo immemore, ci permettiamo di aggiungere - tutte le carte in regola per presentare il conto a chi ha distrutto i sogni e le aspettative di intere generazioni.



Svendendoli non solo in nome di interessi troppo imbarazzanti per essere svelati. Ma anche facendo tabula rasa del futuro dei giovani e trattando chi oggi ha dai 35 ai 50 anni, alla stregua di vera e propria carne da macello, visto e considerato che chi ha un lavoro vive quasi sempre in una condizione di eterna precarietà.
Ed in più, come se non gli bastasse, con la consapevolezza di dover schiattare sul posto di lavoro, visto e considerato che i contributi previdenziali che gli vengono mensilmente trattenuti in busta paga, in realtà non gli saranno mai più restituiti. Nemmeno quando non avrà più le forze per lavorare!

Ma come tutti gli animali da laboratorio che si rispettino, siamo anche schedati! Sì, avete letto proprio bene: siamo schedati! Come nella peggiore trama dei film di fantascienza, accade anche questo. Sempre nel silenzio servile e vigliacco di chi dovrebbe essere preposto a rappresentarci e ad informarci, ma se ne guarda bene dal farlo.

Non sappiamo se le storie sulle scie chimiche o i microchip inseriti sotto la nostra pelle, rispondano o meno al vero. Sta di fatto, però, che sta circolando in queste ore una storia altrettanto inquietante, in cui si narra che nella nostra tessera sanitaria che oggi è plastificata e contiene anche il codice fiscale di ciascuno di noi, in realtà si celino dei codici militari utilizzati dalla NATO! Tradotto in soldoni, il governo americano sa vita, morte e miracoli di ciascuno di noi. Sanno chi siamo, cosa facciamo e dove andiamo! Il tutto grazie all’atteggiamento pavido di chi sarebbe in realtà tenuto a curare i nostri interessi, ma che in realtà da sempre fa ben altro.

Del resto, i trattati capestro firmati all’indomani della disfatta della seconda guerra mondiale, hanno limitato enormemente la nostra libertà.


Basta già dare un’occhiata a quell’abominio chiamato Costituzione della Repubblica per rendersi conto, a distanza di quasi 70 anni dalla fine del secondo conflitto bellico, in quale gabbia siamo stati rinchiusi! Menti raffinate che non conosciamo e che si trovano al di fuori dei confini di questo ridicolo paese, decidono per noi.
In quanti però lo sanno? In quanti saranno capaci di aprire i propri occhi e mantenere ancora in vita un barlume di pensiero libero, ragionando con il proprio cuore e la propria mente?
 
Francesco Montanino



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