mercoledì 12 agosto 2015

ARRESTATO IL CALCIATORE JAVID HUSEYNOV PER LA MORTE DEL GIORNALISTA AZERO CHE LO AVEVA CRITICATO




Rasim Aliyev, il trentunenne giornalista azero che era stato aggredito e picchiato dai sostenitori del giocatore del Qabala FK e della nazionale di calcio dell'Azerbaijan, Javid Huseynov, è morto per le ferite riportate, in un ospedale di Baku il 9 agosto. In un'intervista fattagli in ospedale prima della sua morte, Aliyev aveva detto che l'attacco era stato condotto da alcuni parenti del calciatore Javid Huseynov in rappresaglia per la critica allo stesso  Huseynov che Aliyev aveva postato sulla sua pagina Facebook : "Huseynov non sa come comportarsi, è immorale e maleducato". La stella della nazionale aveva infatti sventolato in maniera provocatoria una bandiera della Turchia dopo un gol ai ciprioti dell'Apollon Limassol. Per Huseynov l'accusa è di favoreggiamento, complicità e false dichiarazioni.

In questa intervista (riportata in fondo a questo articolo) che il giornalista deceduto aveva rilasciato in ospedale, viene spiegato che tutto era cominciato dopo queste critiche a Huseynov per il suo comportamento dopo la partita della squadra di club azero, Qabala FK, giocata con la squadra cipriota Apollon a Cipro in una gara di UEFA Europa League il 30 luglio.  A Huseynov era stato chiesto da un giornalista greco dopo la partita, perché avesse tirato fuori una bandiera turca e lo stesso aveva risposto in un modo dispregiativo facendo un gesto con la mano maleducato ed affermando che " l'Azerbaigian e la Turchia sono paesi amici". 

Sempre in questa intervista, Aliyev riferiva che, dopo la pubblicazione di questo suo commento su Facebook, aveva ricevuto una telefonata da qualcuno che si dichiarava essere il cugino di Huseynov e urlava minacciandolo al telefono. Huseynov in seguito, aveva chiamato Aliyev e dicendogli che non aveva intenzione di offendere il giornalista greco, ma semplicemente aveva voluto evidenziare gli stretti rapporti Azerbaijan e Turchia. L'uomo che invece aveva chiamato al telefono Rasim Aliyev cugino di Huseynov, aveva poi chiamato di nuovo, scusandosi  per la sua precedente telefonata, e invitandolo a discutere  dell'argomento davanti ad un tè. Aliyev alla fine aveva accettato di incontrarlo e dopo essere uscito dalla sua auto per stringergli la mano, ha raccontato di essere stato improvvisamente attaccato da dietro e gettato a terra, preso a calci e picchiato da sei uomini per circa 40 secondi. Successivamente queste persone si erano allontanate in direzioni diverse portandogli via ilcellulare e il portafogli. Portato in ospedale, i medici gli avevano diagnosticato quattro costole rotte, un problema ad un orecchio, ma di non avere alcun danno ai suoi organi interni. La sua condizione però è peggiorata durante la notte e i medici hanno deciso di operarlo di urgenza per rimuovergli la milza, trovandogli durante l'intervento anche una lesione ad un polmone.

Il padre di Rasim Aliyev ha detto ai giornalisti, che ha incontrato un assistente dell'ufficio del pubblico ministero di Baku e gli è stato riferito che non si conoscono le "identità degli assassini", ma che li avrebbero trovati "in un paio di giorni".  Il Ministero degli Interni azero ha dichiarato che è stato aperto un procedimento penale sulla inflizione intenzionale di lesioni personali mortali ed è  stato nominato un pool investigativo per esaminare e occuparsi del caso, sotto la stretta supervisione del ministero e del procuratore generale. Ali Hasanov, un assistente del Presidente Ilham Aliyev, ha detto che il caso "è stato attentamente studiato e che i colpevoli verrano trovati".

Lo stesso presidente della Repubblica dell'Azerbaijan, Ilham Aliyev ha dichiarato all'agenzia di stampa Azartac,  di essere "seriamente preoccupato" per l'attacco a Rasim Aliyev, valutando questo atto riprovevole come una "minaccia per i media indipendenti" in Azerbaijan.  Il presidente ha detto anche che avrebbe seguito personalmente lo sviluppo delle indagini su questo caso.

RED




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