domenica 5 luglio 2015

DICCI DOVE HAI STUDIATO E TI DAREMO LAVORO. NASCE LA CLASSIFICA DEGLI ATENEI ITALIANI.

L'ennesimo schiaffo ai danni del Sud. In un secolo e mezzo e passa di soprusi, angherie ed umiliazioni di vario genere, con tanto di deportazione forzata di tantissime persone che sono state costrette per anni ed anni a scapparsene di casa, semplicemente per provare a costruire un futuro dignitoso, adesso sta per arrivare l'ennesima carognata del regime centralista "itagliano".
Stando infatti ai bene informati, è molto probabile che fra poche settimane entrerà in vigore una legge assurda, voluta dal governo illegittimo guidato dall'ebetino di Firenze, al secolo Matteo Renzi, attraverso cui d'ora in poi nelle assunzioni tramite i concorsi pubblici, non si guarderà più soltanto al voto di laurea (e già qui ci sarebbe molto da obiettare, sulla validità effettiva del valore legale del titolo di studio....). Ma verrà inserito quale ulteriore criterio di valutazione, anche l'ateneo di provenienza (si, avete letto proprio bene!), secondo i parametri (anche questi assai opinabili) stilati dall'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, nda) che ogni due anni redige un rapporto appunto sullo stato di salute delle nostre facoltà.

Dall'ultimo documento emerge un quadro a dir poco sconcertante, dal momento che nelle prime 20 posizioni non vediamo neppure un'università che sia ubicata al di sotto della fatidica linea di confine del Garigliano. Nelle prime posizioni infatti notiamo Padova, la Bicocca di Milano, Verona, Bologna, Pavia e via discorrendo tutte le altre. È solo nelle posizioni di retrovia che troviamo la Seconda  Università di Napoli e la Federico II. Non è un mistero che purtroppo le Università del meridione siano alle prese con gravi problemi di carattere strutturale, che debbano fare i conti con i pesanti tagli che hanno subito in questi ultimi anni e che di questo ne abbia risentito pesantemente l'offerta formativa, inficiata oltremisura.

Ma la cosa che lascia a dir poco sconcertati ed amareggiati in questa vicenda e' che non si tiene invece debitamente conto della preparazione culturale e professionale di chi ha conseguito la pergamena in facoltà come la Federico II, il Navale o l'Orientale di Napoli, l'Aldo Moro di Bari o quelle di Palermo e Salerno, solo per citare quelle che adesso vengono alla mente. Atenei che vantano una lunga e secolare storia, come la Federico II voluta dal grande imperatore svevo nel XIII secolo e che fu fra le prime addirittura ad essere fondata nel Vecchio Continente. E da cui è nata - solo per citare un dato inconfutabile - una scuola di giuristi e di cultori del diritto particolarmente prestigiosa, prendendo spunto dalle famose "Costitutiones Melphitanae" come innumerevoli sono stati il prestigio ed i riconoscimenti internazionali, che nel tempo hanno ricevuto quegli studenti che hanno sviluppato un notevole talento e dato il proprio preziosissimo contributo anche nei progressi della ricerca scientifica, a vari livelli. Ci sono insomma tutti gli elementi per poter a giusta ragione parlare di un provvedimento scellerato, oltre che inusitatamente discriminatorio nei confronti di una terra che qualcuno vuole continuare a voler per forza dipingere solo come culla di fenomeni malavitosi e criminosi. Oltre che priva di cultura ed incapace di creare del capitale umano, che può invece essere un carburante assai importante per rimettere in moto un'economia come la nostra, duramente provata da anni ed anni di una crisi voluta a tavolino da potentissime lobbies. A dir poco sdegnata, la reazione della Principessa Yasmin Von Hohenstaufen, discendente diretta di Federico II, che non lesina durissime bordate nei confronti di chi ha stilato questa particolare classifica. "Si tratta di un becero tentativo - esordisce - di tener sotto controllo e di omologare i cervelli. Il popolo napoletano poi per sua natura è ribelle alle regole ed è geneticamente poco incline all'asservimento. Ha inoltre un senso del ridicolo ed una tradizione che lo induce a burlare i prepotenti. Non essendo quindi un servo a comando, è molto pericoloso per l'ordine precostituito. Qui come accademici, vogliono i Findus surgelati! Questa decisione e' un'autentica offesa nei confronti dell'intellighenzia partenopea! E' vero che l'ateneo napoletano e' organizzato in maniera molto disordinata, che andrebbe assolutamente migliorato, e che nulla fa per trattenere le proprie eccellenze. Ma se si giudica ad esempio l'intellighenzia del settore oncoematologico, basti pensare ai prestigiosi riconoscimenti internazionali, che hanno sancito che la vera Harvard è a Napoli, almeno nella ricerca scientifica. O magari l'indiscutibile contributo che la Capitale del Sud ha da sempre dato al mondo giuridico. Così come è auspicabile che nell'anno dell'Anniversario della Federico II, l'Ateneo diventi onfalos e leadership vivente della Pax Federiciana che unisce le più antiche Università del Mondo, dal mondo Arabo con AL-Qarawiyyin in Marocco alla Università di Salerno ad Oxford, ed annichilisce le grottesche fantastiche sovrastrutture della propaganda razzista che vuole imporre alla cultura plurisecolare barriere nord-sud".  
La Principessa poi non risparmia battute al veleno sulla classifica stilata dall'ANVUR e mette in discussione l'intero sistema universitario. "Faccio francamente una grande fatica - attacca - nel comprendere come le Università del Nord, inclusa Milano, possano trovarsi ai primi posti, considerando che è il tripudio della parentopoli dove fanno carriera i figli, i nipoti, i cognati, le mogli, le amanti ed i loro parenti, mentre i cervelli migliori come al solito sono costretti ad emigrare. Mettono sempre il cappello su un posto prima che questo sia disponibile. Un legame pernicioso peggio di cosa nostra o della 'ndrangheta che sostiene le carriere dagli atenei, istituti, ministeri, lobby, cliniche, ospedali... Insomma, un autentico cancro non estirpabile con comuni strumenti, e per il quale occorrerebbe un vero "sturm und drang", ovvero tempesta ed impeto. In tal senso, chiedo che l'Ateneo sia proclamato patrimonio dell'umanità UNESCO, così come annuncio che qualsiasi tentativo di declassamento sarà considerato vilipendio dello spirito stesso di Federico II. E come tale - tuona - legalmente perseguibile, con tanto di richiesta risarcimento danni di immagine da parte di tutti coloro che con merito, amore e devozione all'Ateneo hanno conseguito la laurea presso una delle Università più antiche e prestigiose del mondo". L'ennesima evidente aberrazione nei confronti del Sud, che vede dunque umiliata anche una propria risorsa, dal valore inestimabile. E che mortifica oltremisura i sacrifici di tantissimi giovani (e delle loro famiglie), che coronano anni ed anni di duro studio e lavoro, ottenendo la laurea in facoltà dove - e chi scrive ne sa qualcosa perché proprio in una di queste università del tanto vituperato Mezzogiorno, ha completato il proprio percorso formativo - ogni anno esportiamo delle eccellenze di un certo rilievo.
Come è il caso di Roberto Carlino da Napoli, 26 anni, che, una volta conseguita la laurea in Ingegneria Aerospaziale, ha trovato lavoro nientemeno che all'ente spaziale americano, ovvero la NASA! E questo dopo che - incredibile, ma vero - e' stato scartato in questi anni da qualche sapientone di casa nostra! Viene a questo punto spontaneo chiedersi quale titolo può vantare chi stila queste bizzarre e grottesche classifiche, visto e considerato che questo ragazzo (ma il discorso vale per tutti quelli che ogni anno vivono una sorte simile, e sono decisamente troppi!) ha trovato il meritato riconoscimento al di fuori di un paese ridicolo come questo, capace solo di umiliare ed offendere, da sempre, gli abitanti del Sud e delle Isole! Basterebbero ed avanzerebbero da sole le dichiarazioni rilasciate da Carlino a "Il Corriere del Mezzogiorno", per capire che il problema non è il laureato del sud, ma un sistema marcio, inefficiente, costoso, corrotto e che poco o nulla fa, per dare un futuro ed una speranza alle proprie risorse migliori. Non c'è da stupirsi infatti se quasi tutti quelli che scappano via da questo paese, dove la raccomandazione, l'incapacità, il lavativismo ed il fancazzismo, prevalgono e trovano  terreno assai fertile a scapito del merito, della professionalità e della capacità, decidano poi di non tornarci mai più!

Francesco Montanino

rassegna stampa:




Nessun commento:

Posta un commento